La meditazione, o Dhyan, l'arte del controllo
della mente indisciplinata, dei sensi e del pensiero, necessita la
focalizzazione su qualche oggetto in qualche forma.
Focalizzando la mente su un oggetto nel suo punto centrale, riceviamo
una certa impressione attraverso i nostri organi di senso, l'influenza
degli occhi e delle orecchie, tocca la mente e aumenta la nostra energia
mettendo un "orologio biologico" fra equilibrio, armonia e ritmo.
L'oggetto ideale e perfetto di meditazione è lo Yantra, una combinazione
di vibrazioni sonore esoteriche dell'alfabeto sanscrito. Gli Yantra
sono figure geometriche astratte sempre concentriche in un punto nel
centro.
Questo punto centrale o punto senza estensioni, il Bindu, lentamente
si espande in un cerchio completo e ancora si contrae nel medesimo
punto. Questo interconnette ed integra il principio del ritmo delle
emozioni ma anche il triplo stadio di: creazione, preservazione e
dissoluzione in accordo con la mitologia Hindu.
Attraverso la meditazione su un punto centrale si possono controllare
i disturbi e le devianze esteriori e assimilarle nella comprensione
spirituale interiore. La figura geometrica più prossima al centro
in ogni Yantra è il triangolo. Poiché ogni spazio nell'universo non
può essere limitato da meno di tre linee, il triangolo è dunque considerato
il primo spazio chiuso per la mente che canalizza ed equilibra l'energia
vitale o PRANA.
I triangoli sono di due tipi nello Yantra, normali ed invertiti. Ogni
triangolo invertito rappresenta l'elemento acqua, il potere femminile
e il dinamismo cinetico.
Così come il normale triangolo rappresenta l'elemento fuoco, il potere
maschile e l'energia statica.
Associando questi due triangoli in modo da formare una figura angolare
si ottiene il Satkon, o stella esagonale, simbolo del potere della
creatività positiva della mente.
Questa intera struttura angolare è inclusa in un cerchio rappresentante
la pienezza senza inizio né fine. Il centro e il cerchio hanno un'intricata
caratteristica tale che niente può entrare o uscire da esso. Aiuta
la mente a diventare totalmente concentrata, calma, in assoluta pace
e priva di ogni caos.
Il cerchio è al suo esterno incluso in petali di loto che puntano
verso la periferia, rappresentanti la dispiegata espansione di questa
energia mentale positiva in differenti direzioni. Questa proiezione
verso l'esterno è in armonia con la natura e facilita il corpo a trasformare
sé stesso in una entità psicofisica. Il potere interiore o SHAKTI
è ora sotto controllo e può essere canalizzato ad esercitare influenza
sull'umanità e sul mondo.
Infine questa impronta di coscienza è ancora inclusa in un quadrato,
che denota una forma di ordine perfetto, con aperture nei quattro
punti cardinali.
Il più bello e celebrato di tutti gli Yantra è lo Sri Yantra. Costruito
da H.H. Sri Adi Shankaracharya nell'ottavo secolo e la tradizione
continua ancora oggi. Lo Sri Yantra è il più appropriato oggetto di
concentrazione e meditazione ed ha il massimo effetto quando viene
accompagnato dai canti dello Sri Vidya Mantra, che comprendono 15
mantra di origine sanscrita. La meditazione su uno Yantra non solo
aiuta il controllo sulla mente e sul pensiero, evoca anche il chakra
del campo energetico umano.
I versi del Saundaryalahiry di Adi Shankaracharya sono dei rari suoni
mantra e si mescolano senza alcuno sforzo con le figure geometriche
dello Sri yantra, il quale presenta anche una comparazione parallela
con il corpo sottile umano.
Recenti ricerche scientifiche nella fotografia Kirlian rivelano che
concentrandosi sullo Sri Yantra e sul canto del mantra Saundaryalahiry,
un campo energetico molto potente circonda il meditante e non solo
si espande, ma lo protegge anche dalle energie negative ed incrementa
il PRANA e l'OJA.
Correttamente pronunciato lo Sri Vidya Mantra o il Panchdasakshari
Mantra, risuonando nel tonoscopio dà un chiaro spaccato dell'immagine
del NAVA YONI chakra.
Quest'energia extra che noi riceviamo ci aiuta ad integrare corpo
e mente in perfetto equilibrio, aiutati dalla meditazione. Attraverso
questo genere di meditazione yogica, la grazia divina del Signore
è conferita, portando ordine nella creazione, preservazione e dissoluzione;
come è stato elaborato nelle nostre antiche scritture.